Letra traducida:
Su única culpa gritar: Estoy harto!
No se puede andar por Montini y Berlinguer
Así comenzó la enésima manía
Esposas, tinta negra y la fotografía
De frente, luego de lado, luego por delante y luego por detrás
Así inmortalizaron al tétrico criminal,
Así inmortalizaron al tétrico criminal.
Sabemos como van a terminar las cosas
En la carcel golpeado con los huesos rotos
A esperar un año a esperar en vano
Apariencia de justicia tipo democristiano
Apariencia de justicia tipo democristiano.
“Confiesa feo estúpido” decía el magistrado
tus camaradas ya han hablado
y firma este acta y confirmalo todo
di que eres fascista, negro como el luto
y di que eres fascista, negro como el luto.
"No señor juez, yo no firmo nada!"
Fue una respuesta al tono prepotente
"Decenas de hermanos me han precedido"
Yo me llamo Piero, para el resto soy mudo
Yo me llamo Piero, para el resto soy mudo.
Tres años de condena tras la reintegración
Con el agravante de la dirección
Fue esta la respuesta al tono impertinente
"El estado se defiende, decia el presidente"
"El estado se defiende decia el presidente."
Y después la condena de la confederación
del obispo, del sindicato, de la televisión
Todavía sonreía el siniestro sanguinario
Y pidiendo hablar se acababa la función
Y pidiendo hablar se acababa la función.
"Agradezco señoría los años recibidos
Pero antes de acabar deje que salude"
"Quien me ha condenado no ha entendido
La carcel no basta para acabar conmigo
La carcel no basta para acabar conmigo."
Tres años pasan deprisa para quien debe juzgar
Para quien debe entender para quien debe vengar
Millares de chicos en toda la ciudad
Alzan ya las manos por mi libertad
Alzan ya las manos por mi libertad.
Y pronto pronto pronto vereis ondear
Millares de banderas recubriendo los ataudes
Por quien ha sido matado por vuestra policía
Por quien se ha atrevido a oponerse a la democracia
Por quien se ha atrevido a oponerse a la democracia.
Letra original:
La sua sola colpa gridare: “Sono stufo!
Non si può andare avanti a Montini e Berlinguer!”
E così è incominciata l’ennesima pazzia
manette, inchiostro nero e la fotografia:
di fronte, poi di lato, davanti e poi di dietro,
così hanno immortalato il criminale tetro,
così hanno immortalato il criminale tetro.
E poi come sappiamo vanno a finir le cose
in carcere sbattuto le ossa rotte pose
ad aspettare un anno, ad aspettare invano
parvenza di giustizia tipo democristiano
parvenza di giustizia tipo democristiano.
“Confessa brutto scemo” diceva il magistrato
“i tuoi camerati hanno già parlato.
E firma quel verbale e conferma tutto:
dì che sei fascista, nero come il lutto
e dì che sei fascista, nero come il lutto”.
“No signor togato io non firmo niente!”
fu la sua risposta al tono prepotente
“Decine di fratelli mi hanno preceduto:
io mi chiamo Piero, per il resto sono muto
io mi chiamo Piero, per il resto sono muto”.
Tre anni di condanna per ricostituzione
con aggiunta l’aggravante della direzione:
fu questa la risposta al tono impertinente
“Il Regime si difenda!” diceva il Presidente
“Il Regime si difenda!” diceva il Presidente.
E dopo la condanna della Confederazione,
del Vescovo, del Sindaco, della televisione
ancora sorrideva il bieco sanguinario
e chiese di parlare, scendeva già il sipario
lui chiese di parlare, scendeva già il sipario.
“Ringrazio lor signori per gli anni ricevuti,
ma prima di finire lasciate che saluti.
Chi mi ha condannato proprio no non l’ha capito:
il carcere non basta perché io sia finito
il carcere non basta perché io sia finito.
Tre anni passan presto per chi deve giudicare,
per chi deve comprendere, per chi deve vendicare:
migliaia di ragazzi in tutte le città
già battono le mani per la mia libertà,
già battono le mani per la mia libertà!
E presto presto presto vedrete sventolare
migliaia di bandiere a ricoprir le bare
di chi è rimasto ucciso dalla vostra polizia,
di chi ha osato opporsi alla democrazia
di chi ha osato opporsi alla democrazia.
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